Carciofi al Bianchello

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Oggi con il termine “strigoli” intendiamo delle generiche erbe di campo ma in passato con questo nome si intendeva un’erba spontanea e commestibile che, anticamente, le vergare, le donne che mantenevano le fila e governavano la casa, esperte conoscitrici di erbe spontanee, raccoglievano e utilizzavano come base per svariati piatti. In questa ricetta saranno protagonisti, insieme alle uova, di una frittata, facile ma gustosa, ideale per le scampagnate che si fanno per godersi i primi tepori delle giornate primaverili.

Ingredienti per la Ricetta

Antica Ricetta

Carciofi al Bianchello

La ricetta

Preparazione

Come prima cosa puliamo i carciofi: priviamoli delle foglie esterne, tagliamo le punte e peliamo la parte iniziale dei gambi. Poi mettiamo tutto in acqua acidulata, con aceto o limone, per non far scurire i carciofi.

In una casseruola dai bordi alti facciamo soffriggere l'aglio nell'olio.

Una volta pronto il soffritto, mettiamo i carciofi e il prezzemolo.

Bagnamo con un bicchiere abbondante di Bianchello del Metauro e insaporiamo con sale, pepe, aggiungiamo anche un bicchiere d'acqua. Copriamo e lasciamo cuocere fino a quando i carciofi non saranno teneri.

Una volta cotti i carciofi impiattiamo aggiungendo il fondo di cottura che racchiuderà il sapore caratteristico del carciofo e quello del Bianchello.

Ecco qua! Un contorno facile quanto gustoso.

Il cesto

Il cesto con tutti gli ingredienti pronti

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