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Perché dovresti acquistare dai piccoli produttori

Spesa sostenibile dal contadino ‘è meglio’: tutti i vantaggi

Accomodati su questa vecchia sedia di paglia qui alla fresca aria aperta, con il sole che ci accarezza e ascolta… Voglio farti un regalo. Con quello che sto per dirti potrei rendere la tua vita migliore.

Intanto che leggi ti verso del buon vino, fatto proprio con le mie mani. Senti il profumo, sembra voglia dirti qualcosa…

Noi, gente di campagna, la sappiamo lunga. Per questo, prima di tutto voglio farti qualche domanda.

Dovresti riflettere…

Perché recarti dai piccoli produttori come me, che dedico la mia vita alla campagna, quando potresti comodamente recarti in qualunque supermercato della tua città?

Vogliamo mettere trovare tutto quanto occorre nel giro di 10 metri di scaffale? Cibi dalle confezioni rosse, blu o verdi; prodotti a prezzi stracciati ‘3 x 2’; un banco macelleria che trabocca di ogni ben di dio? Certo, al giorno d’oggi ci piace la vita comoda…

Che senso avrebbe per te prendere, partire e recarti fuori città per fare spesa?

Te lo dico io…

Antiche ricette e ingredienti genuini.

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Non è detto che comodo sia meglio

Sai dirmi la provenienza di quei cibi che acquisti comodamente al discount? Sapresti immaginare quale e quanta strada percorrono prima di arrivare sulla tua tavola? Secondo te, da quante mani vengono toccati durante questo tragitto? I metodi di produzione danneggiano l’ambiente? Contengono sostanze nocive per la salute? In una frase: conosci esattamente tutta la loro filiera produttiva?

Scommetto di no. Questi sono i motivi per cui dovresti acquistare dai piccoli produttori, ‘come si faceva una volta’.

Dal contadino conviene: abbiamo individuato almeno 4 motivi

Vai direttamente dal contadino: perché conviene

Come prima cosa il tuo cibo viene prodotto dalla persona che guardi negli occhi in quel preciso istante. Si, quella cara persona sorridente che si trova proprio li, con gli stivali di gomma ‘sporchi di terra’.

E’ lui che ha faticato per mettere il cibo sulla tua tavola ed ha messo a disposizione di tutti la conoscenza appresa da suo padre o da suo nonno prima di lui, per coltivare un cibo così gustoso.

Puoi parlarci e chiedere come ha ‘tirato su’ quei rossi pomodori o che ingredienti ha usato per quei sott’oli che sono la fine del mondo e ti piace tanto smangiucchiare quando inviti gli amici a fare l’aperitivo da te.

Puoi vedere la sua dispensa, ammirare i suoi campi o salire sul suo trattore.

Hai la certezza da dove proviene il cibo.

Il contadino produce con artigianalità e passione senza badare ai grandi numeri ma alla qualità

Il contadino usa sistemi artigianali, il cibo dei supermercati è prodotto in batteria

Immagina le scatolette sugli scaffali del supermercato. Tutte uguali. Ne trovi uguali in tanti altri supermercati e questi supermercati li ritrovi in tutta Italia. Immagina che sistema produttivo ci sia a monte. Pensa alla catena di montaggio che produce decine di migliaia di scatolette al giorno.

Un piccolo produttore, uno di quelli che adori tanto, produce con metodi artigianali, quasi come fosse una piccola opera d’arte con cui vuole decorare la tua cucina.

Barattoli chiusi a mano che riportano etichette (a volte leggermente storte) messe con con la pazienza artigianale di chi tiene al suo lavoro; verdura raccolta e recisa con cura direttamente dalla pianta annaffiata ogni giorno con cui addirittura si parla.

Ecco un altro valore aggiunto dell’acquisto fatto direttamente alla fonte.

Brutti ma buoni o belli ma cattivi? Decidi tu

La bontà dell’imperfezione

Questo è un grande pregio. Una bontà imperfetta. I cibi sono coltivati su una terra generosa con cura, rispettando tecniche produttive che ne preservano il gusto. Si raccoglie tutto e questo significa accettare anche piccole imperfezioni, una piccola escoriazione su di un peperone ad esempio, oppure patate di varie misure.

Forse non saranno prodotti belli da fotografare e mettere su di un cartellone pubblicitario ma, peste mi colga, se non son buoni come promettono!

Proprio per capire se è il frutto del suo campo, la cosa da fare è esaminare l’imperfezione dei prodotti.

Hai presente quando vai al supermercato e vedi tutta quella frutta colorata che sembra uscita da instagram? Pezzi tutti uguali, tutti dello stesso tono e della stessa forma. Perfetti.

Buoni quanto perfetti? Mmmhhh… sappiamo entrambi che potrebbero esserci dubbi a riguardo. Quante volte ti capita di mangiare verdura che ‘non sa di niente’ o cuocerti una bistecca che in padella diventa la metà? Peccato, sembravano così belli in vetrina! Eppure il difetto c’era e anche grosso!

Brutti ma buoni o belli ma cattivi? Decidi tu.

Ora capisci cosa intendo se ti dico che l’imperfezione è un buon segno? Buono in tutti i sensi!

Se la verdura che acquisti direttamente in campagna, non è bellissima, significa che per farla crescere non sono stati usati additivi, pesticidi o altra robaccia che fa male alla salute.

albero in mezzo al campo
Alcuni contadini hanno da sempre praticato il bio senza saperlo

In campagna si rispetta la natura

L’aperta campagna è l’amato luogo di lavoro dell’agricoltore. Il suo ufficio vista collina. Perché dovrebbe deturparlo? Il fatto di rispettare la natura è un altro motivo per cui acquistare dai piccoli produttori.

Il ‘bio’, qui è di casa. La sostenibilità trova terreno fertile.

La multinazionale XYZ, non si fa scrupolo nell’inquinare una falda acquifera se il raccolto deve essere bello e abbondante; non si fa scrupolo a disboscare una foresta millenaria dall’altra parte del mondo per piantare culture ogm con cui andrà a sfamare i bovini degli allevamenti intensivi, allevati in condizioni disumane e in batteria.

Certo, la vita di una persona di campagna che lavora in questi modi che ti ho raccontato non è per niente facile: un’anno la stagione è generosa, l’anno dopo è tirchia e c’è scarsità.

I metodi utilizzati non riescono a seguire la logica dell’abbattimento dei costi di produzione ed è facile intuire anche perché acquistare in campagna possa costare qualcosa in più, ma è giustificato da tutta questa serie di motivi che ti ho appena detto.

Non c’è sfruttamento ne’ di persone ne’ di risorse e la logica del profitto non viene ricercata ad ogni costo: se una cosa non si può fare, non si fa e basta.

La campagna per chi lavora è anche sinonimo di fatica, ma quella fatica si trasforma in soddisfazione e gioia quando i frutti di tanto lavoro arrivano pieni di gusto sulle tavole delle persone, specie se come te hanno anche difficoltà a reperire certi ingredienti che altrimenti non sapresti dove trovare.

Dovresti vedere come sorridiamo sotto i baffi e gonfiamo il petto quando qualcuno ci fa complimenti per quello che acquista e poi mangia.

Vuoi conoscere le antiche ricette ed i valori delle Terre di Giò? Seguimi e lo scoprirai!

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2 commenti su “Perché dovresti acquistare dai piccoli produttori

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