Cucina e convivialità

La storia del Bianchello

Lasciando il caos della metropoli, mi sono immerso nella quiete di Barchi, un gioiello incastonato nelle colline marchigiane della provincia di Pesaro e Urbino. Qui, dove il vento marino accarezza i filari di viti, ho scoperto non solo una pace inaspettata ma anche il Bianchello del Metauro, un vino che racchiude in sé la storia di queste terre.

Il Bianchello, con le sue radici profonde nella storia, ha visto l’alba della sua coltivazione intorno al 500 a.C., quando le uve Biancame, da cui trae il nome, iniziarono a essere coltivate lungo le rive del fiume Metauro. La sua valorizzazione, però, è un capitolo più recente: il 2 Aprile 1969 segna l’assegnazione della Denominazione di Origine Controllata (DOC), un riconoscimento fondamentale per l’identità di questo vino.

La storia del Bianchello si intreccia con quella della Battaglia del Metauro, dove, secondo lo storico Tacito, il vino ebbe un ruolo decisivo. Si racconta che nel 207 a.C., durante la Seconda Guerra Punica, i soldati di Asdrubale, inebriati dal Bianchello, furono sconfitti dalle legioni romane, alterando il destino di un’intera epoca.

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Oggi, il Bianchello del Metauro è celebrato per la sua freschezza e la sua vivacità. Prodotto in un territorio di morbide colline e brezze marine, il vino è lo specchio della bellezza del paesaggio che lo circonda. Le varietà Superiore, Spumante e Passito offrono una gamma di sapori che incontrano il favore di ogni palato, preservando quella luminosità che lo ha reso celebre.

Invito voi, estimatori del buon vino e viaggiatori dall’animo curioso, a visitare questa terra magica. Venite a Barchi, a passeggiare tra i vigneti, a respirare l’aria pura e a degustare il Bianchello del Metauro. Qui, dove la storia si fonde con il sapore, potrete scoprire un vino che è più di una semplice bevanda: è una storia viva, un tesoro da apprezzare e proteggere. Vi attendiamo per alzare insieme un calice, sotto il cielo delle Marche, a un vino che ha segnato la storia e continua a incantare i sensi. Venite a vivere il Bianchello del Metauro, un vino che non si limita ad essere bevuto, ma si esprime in ogni sua sfumatura.

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