Cucina e convivialità

La griglia che ti piglia! 5 consigli per la grigliata perfetta

Il barbecue non avrà più segreti e anche tu diventerai la regina (o il re) della carne alla brace con questi 5 consigli per la grigliata perfetta.

Si sa, il periodo estivo è il periodo in cui è veramente piacevole passare il proprio tempo in compagnia degli amici, specialmente quando si decide di organizzare una cenetta tutti insieme.

Hai presente quelle calde giornate estive, dove arrivi alla sera grondante di sudore e l'unico sollievo è una bella doccia?

Bene, che ne dici, dopo la doccia di mangiare qualcosa in compagnia per godersi il momento più bello dell'anno? Niente di meglio di una grigliata.

Già ti ci vedo: birra ghiacciata con la bottiglia piena di condensa, il profumo del carbone ardente intriso di grasso nell'aria, le solite chiacchiere e pettegolezzi mentre si aspetta di sedersi.

Senti lo sfrigolio della carne sulla graticola? Bene: gli ingredienti ci sono tutti, la scenografia è al completo.

Importante però è che una scena simile non sia solo bella da vedere ma anche buona da mangiare: la carne alla griglia, motivo per cui siamo tutti riuniti, deve essere cotta come si deve.

Quante volte ti è capitato di andare una grigliata dove la carne era dura come la soletta delle scarpe o salata come il mare Adriatico? Per non parlare di piatti e forchette di plastica che si rompevano o fuggivano sulle gambe del tuo vicino a tavola.

Non ci siamo. Queste non sono le grigliate che mi piacciono: ascolta a zio. Te lo dico io come si prepara la buona grigliata, quella che non ti dimentichi, quella dove senti il sapore succoso della carne che ti avvolge il palato con quel 'retrogusto braciato'.

A questo punto ti chiederai: cosa serve per preparare una grigliata memorabile?

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Primo consiglio: acquista carne di qualità

Bella scoperta! Chi mai acquisterebbe oggi carne di basso livello? Oppure, quelli che realmente hanno della carne dalla qualità pessima, credi che verrebbero a dirti: 'Guarda, la mia carne fa schifo, non la comprare'?

Quindi la domanda è: dove acquistare la carne giusta per essere sicuri che sia di qualità e non abbia subito particolari trattamenti?

Semplice: se vuoi farti una grigliata con della carne buona, rivolgiti ai piccoli produttori certificati 'Bio': avrai la certezza che la materia prima abbia seguito una filiera ben definita, controllata e garantita, ma soprattutto a ciclo chiuso, dove il cibo di cui si nutrono gli stessi animali, viene prodotto all'interno dell'azienda stessa.

Attenzione ai dettagli della cottura

Qui potrebbe aprirsi un nuovo capitolo a riguardo, su cui potremmo soffermarci un giorno.

Non voglio entrare troppo nei dettagli, ma farò un breve elenco degli elementi sui quali dovresti riporre la dovuta attenzione.

Per prima cosa stiamo attenti a non punzecchiare la carne come se stessimo cuocendo la piadina: faremmo uscire tutto il 'succo', i liquidi, con la conseguenza di renderla stoppacciosa e non tenera e succosa come piace a noi.

Seconda cosa: non girare la tua bistecca o qualsivoglia cosa venti volte 'avanti-dietro' in quanto anche qui l'effetto 'soletta di scarpa' è sempre dietro l'angolo.

Per una cottura al sangue basteranno 2/3 minuti per lato; per una cottura media 4/5 minuti per lato, mentre se vogliamo una carne ben cotta dovremmo tenerci sui 7/8 minuti.

Terza cosa, separa bene i vari tagli e i diversi tipi di carne tra loro in quanto potrebbero avere tempi di cottura diversi tra loro oppure, peggio ancora, le carni dal sapore più aggressivo potrebbero 'insaporire' quelle più delicate.

Inizia a cuocere dalla parte dell'osso

Se stai cuocendo un taglio con l'osso, inizia a cuocere dalla parte in cui è presente l'osso: questo farà si che si scaldi più rapidamente di tutto il resto per poi irradiare il proprio calore all'interno del taglio di carne, riducendo anche i tempi di cottura.

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Aggiungere sale e condimenti soltanto a fine cottura

Il sale disidrata. 

Se andiamo a salare i nostri prezzi ad inizio cottura, la conseguenza sarà quella di avere una carne ancora una volta stoppacciosa in quanto privata dei liquidi per via del sale, ma soprattutto una carne eccessivamente 'salata' che ci costringerà inesorabilmente a passare la nottata nel letto boccheggiando per la tanta sete.

Al termine della cottura, procedi quindi con la salatura: io preferisco il sale grosso in quanto meno 'invadente' rispetto al sale fino.

Questo ha tre vantaggi a mio avviso: una maggiore omogeneità nel sapore, minore invadenza del sale ma soprattutto crea un gioco tra diverse consistenze, quella della carne, che dovrebbe sciogliersi sotto i denti e quella del sale che al contrario 'scrocchierà'.

Lo stesso vale per gli altri condimenti: rigorosamente a fine cottura. Immagina un ramoscello di rosmarino, questo andrà messo solo alla fine, altrimenti correrai il rischio di portare a tavola un pezzettino di carbone.

Prepara bene la carbonella

Questa è un'operazione da compiere meticolosamente facendo attenzione a non usare additivi come la benzina bianca, accendifuoco o alcool per l'accensione.

Basta qualche foglio di giornale (o qualche ramoscello) e un fiammifero, per poi sventolare forte fino a rendere incandescente la carbonella.

E' importante che sia incandescente in quanto significa che avrà un'alta temperatura, fondamentale per la cottura del nostro cibo,

Se usassimo diversi additivi, correremo il rischio di contaminare la carbonella con odori chimici e questo potrebbe compromettere la riuscita della nostra cottura.

L'ingrediente segreto

A questo punto ti svelo anche l'ingrediente segreto per la grigliata perfetta: il buon bere!

Si ma cosa ci beviamo con una bella grigliata?

Beh, sicuramente una bella birra ghiacciata e a questo punto ti suggerirei una birra artigianale delle diverse qualità disponibili sul mercato.

Oppure anche un bel bianco secco e per niente fruttato potrebbe fare al caso nostro, anche se so già cosa starai pensando: con alcuni tipi di carne meglio il vino rosso, giusto? Ma fa caldo, siamo in estate e il vino rosso a temperatura ambiente non sarebbe il massimo.

Quindi? Un vino rosso freddo... 'SACRILEGIO!', urleranno i puristi del vino o quelli che si atteggiano con aria snob a veri intenditori quando in realtà non ne capiscono niente.

Già mi sembra di vederli con quella faccia schifita!

In realtà dovresti sapere che ci sono diverse varietà di vino rosso che possono essere consumate fredde, l'importante è che non siano vini strutturati o con un'alta carica tannina.

In ogni caso i gusti sono totalmente soggettivi, ma soprattutto l'importante è, viste le alte temperature, mai lasciare senza drink il grigliatore! La riuscita della cena è nelle sue mani.

Ah, dimenticavo... non ti ho detto niente perché lo davo per scontato, ma i piatti di plastica per una grigliata proprio no. Anzi, i piatti di plastica in generale, proprio no.

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